Dopo mesi di grigio parigino e di un inverno che ci sembrava interminabile, io e la mia compagna desideravamo una destinazione che potesse offrirci non solo bellezze paesaggistiche e culturali, ma anche un clima mite e una cucina autentica. La scelta del Sud Italia è stata quasi naturale: una terra di contrasti, ricca di storia, arte e tradizioni, dove il passato si fonde armoniosamente con il presente. E perché aprile? Beh, avevamo sentito che era il momento ideale per visitare questa regione. I fiori sbocciano, la campagna si risveglia in un tripudio di colori e profumi, e il caldo estivo non ha ancora fatto la sua comparsa. Inoltre, essendo fuori dalla stagione turistica estiva, ci aspettavamo meno affollamento e un’esperienza più autentica e intima delle città e dei paesaggi. Con l’entusiasmo nel cuore e le valigie pronte, abbiamo iniziato la nostra avventura nel Sud Italia, un viaggio che si è rivelato essere oltre ogni nostra aspettativa.
Bari, capoluogo della Puglia, ha un fascino innegabile. Da quando abbiamo messo piede nel suo vivace centro storico, ci siamo sentiti avvolti dalla sua energia. La città è un mix perfetto di vecchio e nuovo. Le stradine del centro storico, chiamato “Bari Vecchia”, sono piene di vita, con vecchie donne che fanno le orecchiette direttamente sulla porta di casa e bambini che giocano liberamente. La Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola, quest’ultima meta di pellegrinaggi da tutto il mondo ortodosso, sono due gioielli architettonici da non perdere. Il lungomare, con le sue palme e la brezza marina, è il luogo ideale per una passeggiata al tramonto.
In quanto a cibo, Bari ci ha offerto un’esperienza gastronomica indimenticabile. Abbiamo assaporato le famose “orecchiette” fatte a mano con cime di rapa, aglio e peperoncino. Non dimentichiamoci del “panzerotto”, una calzone fritto ripieno di mozzarella e pomodoro, assolutamente delizioso.
Matera è un vero e proprio museo a cielo aperto. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la città dei Sassi è unica nel suo genere. Questi antichi quartieri, scavati nella roccia calcarenitica, sono stati abitati per millenni. Passeggiando per le strade di Matera, è facile sentirsi trasportati indietro nel tempo, tra chiese rupestri, cortili e vicoli stretti.
La gastronomia lucana ci ha conquistato. Abbiamo assaporato il “crapiata”, una zuppa tradizionale a base di legumi e cereali, perfetta per le serate fresche. E naturalmente, il pane di Matera, con la sua crosta croccante e la mollica morbida, è stato un compagno perfetto per ogni pasto.
Conosciuta come la “Città Bianca” per le sue case dipinte di bianco, Ostuni sorge su tre colli e offre una vista mozzafiato sulla pianura sottostante e sul Mar Adriatico. Il centro storico è un labirinto di vicoli, scalinate, archi e piazzette, ognuna con la sua storia. Le mura antiche, le torri e le chiese spiccano nel panorama urbano.
La cucina di Ostuni ci ha dato sapori genuini. Oltre al purè di fave e cicorie, abbiamo assaporato il “friselle”, biscotti salati inzuppati nell’acqua e conditi con pomodoro, olio d’oliva e origano.
Lecce è la perla del barocco salentino. L’architettura elaborata e scolpita della città sembra quasi fatta di panna montata. Ogni edificio, da chiese a palazzi, è un’opera d’arte. La Piazza del Duomo, con il suo campanile alto e il Duomo stesso, è un luogo magico, specialmente di sera.
In termini di gastronomia, Lecce non delude. Abbiamo gustato il pasticciotto, un dolce ripieno di crema pasticcera, e le “pittule”, piccole frittelle salate o dolci.
Gallipoli, dal greco “Kallipolis” che significa “città bella”, è un gioiello sul Mar Ionio. La città vecchia, situata su un’isola calcarea, è collegata al resto della città da un ponte. Le sue strade strette e tortuose conducono a chiese barocche, a nobili palazzi e a una fortezza imponente che domina il mare.
La gastronomia di Gallipoli ruota attorno al pesce. Non si può visitare la città senza assaporare un piatto di “ricci di mare” o un “brodetto” di pesce fresco, condito con olio d’oliva locale e accompagnato da un bicchiere di vino rosato.
6 Consigli:
Mentre rientravamo a Parigi, le immagini, i sapori e i suoni del Sud Italia riecheggiavano ancora vividi nei nostri cuori e nelle nostre menti. Ogni città visitata aveva impresso in noi un ricordo indelebile, rendendo questo viaggio uno dei più memorabili della nostra vita. La cordialità delle persone, la bellezza mozzafiato dei paesaggi e la gastronomia autentica hanno superato ogni nostra aspettativa.
Tuttavia, come ogni viaggio, c’è stato qualche piccolo inconveniente. La segnaletica stradale a tratti ci ha messo in difficoltà, specialmente nelle zone più interne, costringendoci a qualche deviazione non prevista. E, nonostante avessimo cercato di evitare l’affollamento turistico, in alcune località abbiamo dovuto fare i conti con gruppi di visitatori piuttosto numerosi, che hanno reso difficile godere appieno di alcune attrazioni.
Ma questi piccoli contrattempi non hanno certo offuscato l’esperienza complessiva. Anzi, hanno aggiunto un pizzico di avventura e imprevisto che, a posteriori, ha reso il viaggio ancora più autentico. Alla fine, ciò che portiamo con noi sono i momenti di pura magia, la scoperta di angoli nascosti e la genuinità di un territorio che ha tanto da offrire. La nostra avventura nel Sud Italia è stata un viaggio nel cuore di una terra ricca di storia, cultura e tradizioni, e non vediamo l’ora di tornare per esplorare ancora di più ciò che questa meravigliosa regione ha da offrire.
Marc